Giardino Verticale Interno: Guida Completa

Giardino Verticale Interno: Guida Completa

Giardino Verticale Interno: Guida Completa- I giardini verticali non sono certo un’invenzione moderna: sono assolutamente celebri i giardini pensili di Babilonia, si dice fatti costruire dal Re Nabucodonosor come omaggio per la moglie e che rappresentavano una delle 7 meraviglie dei tempi antichi. L’architettura ha poi nuovamente rispolverato l’idea dei giardini verticali in tempi decisamente più recenti ma solo in questi ultimi anni sono state studiate tecniche per avere giardini verticali interni, sulle pareti interne delle case oppure sui terrazzi.

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La moderna architettura

Nel 1938 un professore americano di architettura progettò un giardino verticale, un giardino pensile e lo brevettò; l’idea di Stanley Hart White venne apprezzata e in qualche modo replicata.

Nonostante questo, la vera invenzione del giardino verticale viene attribuita negli anni ’80 al botanico francese Patrick Blank che studiò il modo per mantenere al meglio in piena vita e vegetazione le piante poste in verticale.

Partendo da sperimentazioni nella sua casa parigina, visti gli ottimi riscontri, passò via via a dimensioni sempre maggiori e oggi i giardini verticali più grandi si trovano in Australia, a Sidney.

In ogni caso il giardino verticale resta distaccato dalla parete su cui è realizzato, mantenuto attraverso una struttura portante fissata alla parete stessa.

Come funziona un giardino verticale

Ovviamente le piante hanno necessità di essere innaffiate e nutrite e questo presenta qualche problema in una struttura verticale. Esistono due sistemi:

  • A circuito aperto
  • A circuito chiuso

Nel circuito aperto una speciale apparecchiatura di innaffiatura automatica gestita da una centralina fa calare l’acqua attraverso dei tubicini forati direttamente dall’alto. L’acqua in eccesso si raccoglie in un contenitore posto in basso.

Nel circuito chiuso, invece, una vasca con l’acqua si trova alla base del giardino verticale e questa viene prelevata e portata in alto grazie ad una pompa per andare ad innaffiare dell’alto sempre attraverso tubicini forati e l’acqua si raccoglie infine nella vasca andando a riprendere il ciclo. In questo sistema occorre essere sempre attenti che la vasca contenga sempre acqua.

Il Giardino Verticale Interno

Da quanto descritto, si comprende come i giardini verticali debbano essere ben progettati e realizzati, soprattutto per non creare danni alle pareti per via dell’inevitabile incremento di umidità, nonostante il distacco della struttura portante dalla parete stessa.

Per gli interni sono stati studiati sistemi un po’ diversi. Anche nelle pareti interne si possono realizzare giardini verticali identici a quelli per l’esterno solo in proporzioni minori, andando a realizzare intere pareti verdi e vive.

Una soluzione decisamente più economica e semplice è rappresentata da strutture in materiale plastico che consiste, di fatto, in una serie di semivasi sovrapposti a realizzare una struttura verticale in cui porre le piante. L’effetto sulla parete è sostanzialmente il medesimo, scegliendo le giuste piante la struttura portante resterà non visibile.

Il giardino verticale in cucina

Un’azienda italiana ha elaborato un giardino verticale da tenere in cucina: la novità è che tutto è regolato elettronicamente, dalle ore di luce, il tipo di luce, l’irrigazione delle piante, il controllo di temperatura ed umidità.

Con questa invenzione avrai in cucina ogni possibile varietà di pianta aromatica ti possa servire per confezionare eccellenti piatti con tutto il profumo delle erbe aromatiche fresche e in più hai un ambiente assolutamente piacevole da vedere e far ammirare ai tuoi ospiti.

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